Drongen, quattro case alla periferia di Gent, nelle Fiandre orientali.
I FATTI
E nel buio del parcheggio, alle 10.40, Guido De Pauw, riconosciuto come tifoso del City dalla sciarpa che indossava, è stato aggredito, alle spalle, vigliaccamente. Colpito alla testa, è in coma, e lotta tra la vita e la morte. «Aggredito in modo vile per una sciarpa - ha raccontato il figlio Jurgen -. Mi auguro che gli aggressori siano individuati e puniti». Ieri mattina, a poche ore dall’aggressione, la polizia belga ha fatto sapere di aver arrestato cinque soggetti, individuati come gli aggressori di De Pauw, e ha spiegato la dinamica dell’incidente: il 63enne tifoso del City, uscito dalla macchina, sarebbe incappato in un gruppo di tifosi del Bruges, che gli avrebbero strappato la sciarpa dal collo. Nella colluttazione seguita al tentativo di recuperarla, De Pauw sarebbe stato violentemente colpito alla nuca.
LE CONDIZIONI
«Purtroppo le sue condizioni sono gravi - prosegue il figlio Jurgen -. Io ero avanti, in un’altra macchina, e non ho potuto aiutarlo». I soccorsi lo hanno trasportato all’ospedale di Gent, dove è in terapia intensiva. «Gli amici che erano con lui hanno detto di averlo visto mentre cercava di riprendersi la sciarpa, poi che un istante dopo era a terra privo di sensi». Il figlio non si dà pace. «E’ terribile. Se non fosse corso a riprendersi la sciarpa, sarebbe ancora qui con noi ora. Ma purtroppo è stato colpito alla nuca. È stato lasciato a terra come un cane in un parcheggio. Io non capisco, sono anni che viaggiamo per seguire il City e non abbiamo mai creato problemi, perché prendersela con un signore di sessanta anni?». Già. Il calcio europeo ha ritrovato il pubblico sugli spalti e, purtroppo, la violenza, il razzismo e tutti i riti peggiori che la pandemia aveva solo messo in freezer.
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