Mattarella, Zingaretti e Raggi al Bambin Gesù per festeggiare i 150 anni dell'ospedale pediatrico del Vaticano

Lunedì 18 Marzo 2019 di Franca Giansoldati
Mattarella, Zingaretti e Raggi al Bambin Gesù per festeggiare i 150 anni dell'ospedale pediatrico del Vaticano
Città del Vaticano – Compie 150 anni il Bambin Gesù, tra i più grandi ospedali e centri di ricerca pediatrica d’Europa. Domattina nella sede di viale Ferdinando Baldelli 38, presso San Paolo fuori le Mura un parterre d'occasione festeggerà la ricorrenza: il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, il presidente della Repubblica  Sergio Mattarella, la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc; il ministro della Salute italiana, Giulia Grillo; il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Il Bambino Gesù  sotto il pontificato di Papa Francesco ha ritrovato nuovo smalto dopo le brutte avventure legate al cardinale Bertone e ai soldi che aveva sottratto per ristrutturare il suo grande appartamento vaticano. Vicende che sembrano ormai lontane nel tempo, quasi archiviate.

Tutto ha inizio 150 anni fa con il gesto della nobildonna Jacqueline Arabella de Fitz-James Salviati quando nel 1869, con Roma ancora capitale dello Stato Pontificio, ispirandosi all’Hopital des Enfants Malades di Parigi accolse quattro bimbe affette da turbercolosi in una stanza in via delle Zoccolette. Il primo nucleo piano piano si sviluppò grazie anche all’aiuto delle vincenziane.  Nel 1877 l’ospedale  si trasferì sul colle del Gianicolo, l’acquisizione nel 1917 di una colonia a Santa Marinella offerta dalla regina Elena di Savoia e la donazione dell’intera proprietà alla Santa Sede nel 1924. Lo statuto fu approvato da Pio XII solo nel 1952.

Il primo Pontefice a varcarne la soglia, racconta l’Osservatore Romano, in una dettagliata cronaca, fu Giovanni XXIII nel Natale 1958. Invece Montini vi si recò il 1° gennaio 1968 e dieci anni dopo gli affidò la struttura di Palidoro per la cessata attività della Pontificia opera di assistenza, specializzata nella cura della poliomielite. Giovanni Paolo II l’8 giugno 1982 inaugurò il centro cardiochirurgico passando per i reparti di emodinamica e di terapia intensiva. Poco dopo vennero attivati il servizio di genetica, il laboratorio di bioingegneria, la terapia intensiva neonatale e l’assistenza ai sieropositivi e ai malati di Aids. Quindi, il 30 settembre 2005, fu la volta di Benedetto XVI. Infine Papa Francesco ha visitato il nosocomio il 21 dicembre 2013, ne ha ricevuto il personale in udienza il 15 dicembre 2016 e si è recato nella struttura di Palidoro il 5 gennaio 2018.

Oggi il Bambino Gesù conta quattro poli — la sede storica del Gianicolo e quella più recente di San Paolo, oltre ai centri sul litorale di Palidoro e Santa Marinella — con in tutto 607 posti letto, in grado di assicurare 27.000 ricoveri annuali, 339 trapianti, 44.000 giornate di Day Hospital, 80.000 accessi al Pronto soccorso, oltre 1.700.000 prestazioni ambulatoriali e assistenza alloggiativa gratuita per 3700 nuclei famigliari. Il 13 per cento dei pazienti non è italiano. Per la maggior parte sono figli di immigrati, a cui si aggiungono sempre più bimbi che vengono dai paesi poveri o vittime di conflitti, oltre a quelli provenienti da fuori regione o impegnati in lunghi percorsi terapeutici.
 
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