Guarcino, borgo “smart”: ecosostenibilità, socialità, benessere e green sono le parole chiave su cui punta il delizioso e panoramico paese della Ciociaria, con una capillare attenzione a rivalutare i punti storici e culturali del centro storico, per un turismo internazionale.
Proprio tra queste montagne sgorga un’acqua minerale fra le più pure acque oligominerali al mondo. Se siete amanti del mistero c’è un sito particolarmente “inquietante” nel paese: incastonata nel muro di Palazzo Patrasso è visibile una testa in pietra che la fantasia popolare da sempre chiama La Pantasema, ovvero lo spettro, il fantasma. Gli studiosi dicono potrebbe trattarsi del volto di Gesù o del Cardinal Patrasso, ma di fatto le leggende popolari avvolgono questo luogo (sotto un portico) di un fascino ancora segreto.
L’antica Varcenum, primo nucleo originario di quello che poi divenne il borgo ciociaro, fu costruita nell'VIII secolo a.C. proprio dalla popolazione degli Ernici. Le numerose Torri che contraddistinguono Guarcino furono realizzate a protezione delle incursioni dei Longobardi e dei Saraceni. Il borgo conobbe la sua massima fioritura durante il pontificato dei papi anagnini Gregorio IX e Bonifacio VIII. Le imponenti statue all’ingresso del paese ricordano il duello, legato alla lunga lotta tra Papato ed Impero per le Investiture, che nel 1186 ebbe luogo sotto le mura di Guarcino, e vide protagonisti un soldato dell'esercito di Enrico VI, che aveva posto Guarcino in stato di assedio, e il cavaliere guarcinese Malpensa Guttifredi, considerato un vero eroe dagli abitanti del luogo anche perché vincitore dello storico scontro.
Fra i personaggi illustri che transitarono nel paese ricordiamo San Benedetto che, in cammino da Subiaco a Montecassino, passò proprio per Guarcino. Sempre sulla scia del viaggiare anche attraverso il tempo e la storia, un’altra statua nella piazza antistante il centro storico rappresenta Bonetto Floridi, aristocratico e crociato guarcinese che partecipò all’ottava crociata.