Zannone, la Ponza che non t'aspetti

Giovedì 27 Giugno 2013 di Giovanni Del Giaccio
Zannone, la Ponza che non t'aspetti

LATINA - Ancora qualche scalino, dopo un attracco non facile, e ad accogliere chi ha scelto questa insolita gita anzich il “classico” giro dell'isola ci sono i capperi in fiore. Basta affacciarsi e un panorama straordinario ripaga del viaggio di circa 45 minuti che dal porto di Ponza conduce fino a Zannone, l'isola dell'arcipelago che dal '79 parte integrante del Parco Nazionale del Circeo.

L'unica non di origine vulcanica dell'arcipelago. Pochi scalini e il mondo è alle spalle, perché inizia una passeggiata tra la natura incontaminata di un'isola dove tranne qualche agente del Corpo forestale dello stato non ci sono uomini. A parte chi oggi vive qui per controllare specie migratorie e vigilare su ogni evento potesse verificarsi le ultime tracce risalgono ai Benedettini e poi ai Cistercensi che nel 1300 lasciarono il loro convento di Santo Spirito – del quale ancora sono visibili dei resti – per le continue incursioni dei pirati. La leggenda, raccontata dal comandante dello scafo della Cooperativa barcaioli ponzesi - che è l'unica a poter arrivare sull'isola con dei gruppi, salvo diverse autorizzazioni della Forestale - vuole che non ci siano bisce o serpenti perché andarono via con gli stessi monaci, al suono di un flauto, alla volta della Montagna Spaccata di Gaeta dove c'è un monastero simile.

Serpenti no, ma lucertole tante, quelle nere di una specie che secondo quanto riferiscono i cartelli affissi dal Parco vivono solo qui. La visita ha inizio dal piccolo faro di Capo Negro. L'approdo avviene solo se il mare è calmo, altrimenti neanche si parte. Il pontile resta un sogno, per ora. Non ci sono guide, a bordo viene indicato qual è il percorso da seguire facendo attenzione a “non prendere per Monte Pellegrino” altrimenti si rischia di restare troppo a lungo rispetto alla tabella di marcia. Lo scorso anno il Comune e il Parco del Circeo organizzarono un corso per guide naturalistiche ma ancora il servizio non è avviato. Quando ci si inoltra nel “bosco piccolo” si è accompagnati dal verso dei gabbiani e da quelli di uccelli e insetti presenti, niente altro. Tra chi partecipa alla passeggiata l'invito è a rimanere in silenzio “altrimenti i mufloni scappano”. Questa rara specie di capre arrivò sull'isola nel dopoguerra – qui non ci sono leggende, a quanto pare – e da allora prospera indisturbata. Anzi, fino a un paio d'anni fa c'erano degli asinelli ma uno ha morso un bambino che gli dava da mangiare staccandogli quasi una mano, un altro ha sferrato un calcio e da allora sono stati allontanati.

Silenzio o meno, di mufloni non c'è traccia né si vedono gli agenti della Forestale, unici residenti autorizzati. “Se passa qualcuno in costume sono loro – avverte il comandante – non vi stupite”. Si sale per il bosco, nessun cartello a indicare il “belvedere” ma quando si arriva lì uscendo dalla vegetazione c'è lo spettacolo di Palmarola da un lato, la costa dall'altro, e ci si rende conto della strada fatta. In fondo il mare cristallino. Può iniziare la discesa, non prima di aver letto il singolare cartello che avverte che per ristrutturare il monastero si è “in attesa di un finanziamento”. Chissà da chi e quando... C'è la vecchia casa del custode prima di scendere, una parte più brulla, ma non per questo meno affascinante. Adesso punta del Varo è visibile, come la barca che dopo l'altra metà del periplo ricondurrà verso Ponza. Qui si scopre una faccia diversa dell'isola dei vip modaiola e un po' "caciarona". Ad accogliere la comitiva il pranzo a bordo, novità di questa stagione con la cooperativa. Le difficoltà sono minori rispetto alla discesa ma si deve fare attenzione ai resti delle meduse, particolarmente scivolosi. Lecci, querce e mirti, la macchia mediterranea, i resti – alcuni addirittura di epoca romana - sono ormai alle spalle. Resta l'immersione per un'ora e mezza in una natura incontaminata, mentre chi vorrà potrà fare un bagno più avanti. “Ma attenzione a non avvicinarsi troppo” – ricorda il comandante. Il rischio frane è sempre dietro l'angolo.

Informazioni barcaioliponza.it visite martedì e venerdì, escluso dal 10 al 31 agosto.

Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 09:57

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci