Minorca in fiore: a primavera l'isola spagnola dà il meglio di sé

Mercoledì 27 Marzo 2019 di Francesca Spanò
Minorca in fiore: a primavera l'isola spagnola dà il meglio di sé

Le tradizioni antiche della Semana Santa, i paesaggi unici e i riti che si ripetono nella cornice di una primavera che spalanca le porte ai colori intensi. Ogni dettaglio, evento o periodo dell'anno rende questo angolo di Baleari perfetto praticamente sempre. Sì, ma ora Minorca è ancora più speciale perché è un trionfo di fiori e natura in pieno risveglio dopo il lungo inverno.

Un tour nell’isola della calma

Un luogo dalla bellezza autentica e selvaggia, dove a completare l’offerta ci pensa anche la gastronomia e le vivaci cittadine cariche di privacy e scorci nascosti. Si raggiunge dall’Italia in poche ore di volo e il rapporto qualità prezzo è molto buono. La destinazione è super richiesta per i ponti primaverili, ma anche per festività importanti come la Pasqua, grazie al suo clima mite, che permette di vivere all’aria aperta e di andare alla ricerca di attrazioni spettacolari. A cominciare dai fiori con le loro corolle illuminate dai raggi del tiepido sole di questo periodo, fino ad arrivare agli scenari dei posti più remoti, che nascondono la vera anima di Minorca.
 

 

Le celebrazioni della Semana Santa

Durante la Settimana di Pasqua si può intraprendere un vero e proprio salto nella storia locale, prendendo parte a processioni e riti tradizionali molto suggestivi. Il martedì la Via Crucis è molto toccante e i figuranti in abiti d’epoca ripercorrono le varie fermate in vita di Gesù. Il Giovedì Santo, a Mahon, si passa alla Processó del Silenci che commemora la Passione e la risurrezione del Cristo attraversando le vie della città in un religioso silenzio. Il Venerdi Santo, è tempo della processione del Sant Enterrament a Ciutadella, Ferreries, Es Mercadal, Es Migjorn y Sant Lluís, ma a Mahon si tiene quella più rappresentativa che rimanda alla sepoltura del Cristo. Nel frattempo, nell’aria si sentono i ritmi dei tamburi delle bande locali, mentre passano i carri allegorici delle confraternite che sfilano con maschere e vestiti multicolor a ricordare i tempi dell’Inquisizione. E poi c’è la domenica di Pasqua con la tradizionale processione del Encontre che segna l’incontro tra il Cristo Risorto e la Vergine Maria che percorrono le vie della città fino alla cattedrale. A Ciutadella, inoltre si aggiunge un rito molto originale e catartico, la Matança dels Bujots (letteralmente “uccisione delle bambole”). In questo caso, si appendono proprio delle bambole di paglia in giro per la città con al collo un cartello che identifica un problema sociale da esorcizzare per venire poi abbattute dai cosiddetti tiratori.

Gastronomia: le deliziose pietanze pasquali

Tra i piatti caratteristici della Quaresima spiccano il potaje de Vigilia, uno stufato di merluzzo a base di verdure e legumi servito con olio d’oliva e prezzemolo. Ancora, è certamente da provare la sopa de ajo, una zuppa all’aglio con l’uovo aggiunto a caldo, olio d’oliva e pane, così come i bunuelos, le tipiche frittelle alla crema e cannella disponibili anche in versione salata con formaggio, prosciutto, o tonno. Completano il lauto pasto le rosquillas, ciambelle con scorza d’arancia e infine la Mona de Pascua, una torta rotonda con un impasto alle mandorle con uova sode colorate.

Cosa vedere adesso

In primavera, nell’isola, le bellezze naturali sono ancora più in vista. Il giro, quindi, può cominciare dalla capitale Mahón, con il suo centro storico dal passato millenario. Belli anche i suoi edifici difensivi e le sue basi navali e per chi ama l’archeologia è da provare il tour megalitico con tappa al sito di Trepuco', villaggio del periodo talaiotico che conserva i resti della muraglia, due “talaiot” torrette, l’edificio di culto “taula” e resti di abitazioni del II millennio a.C. Altre idee sono quelle della visita alla fattoria locale tra ulivi e muretti a secco per assistere al processo di produzione a pressatura del celebre Queso de Mahon, il formaggio tipico della zona o l’itinerario, il Camí de Cavalls, che attraversa l’isola da Mahón in bici, a piedi o a cavallo. Da non perdere il Barranc D'Algendar, il dirupo più alto di Minorca con i suoi 80 metri di altezza che si può raggiungere percorrendo 4 km nella natura o il borgo bianco degli artisti di Binibeca Vell. Per concludere, si possono vedere alcuni dei fari dell’isola, tra cui quello di Favaritx per godere di uno spettacolare tramonto sul mare e la Ciutadella con le sue viuzze ricche di ristoranti, locali e indirizzi alla moda.

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