Il manager Gaetano Casertano: «Alberghi e villaggi turistici non ripartono senza manleva sulla responsabilità penale»

Domenica 10 Maggio 2020 di Roberta Amoruso
Il manager Gaetano Casertano

Per Gaetano Casertano, ad di Th Resorts, non deve essere facile affrontare una tempesta come il Covid-19, così devastante per il turismo, nonostante il suo gruppo abbia alle spalle 40 anni di storia nel settore resort e villaggi per famiglie. Oltre 100 milioni di fatturato e spalle larghe sostenute da azionisti come Cdp Equity (46%), la famiglia Debellini (46%) e l'Istituto di Sviluppo Atesino, il gruppo si segnala per il ritmo di crescita scandito da acquisizioni di grande rilievo come l'ex Valtur.
Casertano, i vostri villaggi sono chiusi dall'8 marzo. Con quale spirito ripartirete? Soprattutto, siete pronti?
«Non ho mai perso l'ottimismo. Siamo l'unica azienda italiana in gestione diretta sia del settore mare che della montagna, leader nel comparto leisure secondo i dati Horwath hospitality. Riapriremo il primo luglio con tutti i nostri 25 villaggi e oltre 5.000 camere. Anche un po' prima se possibile. Ma per aprire ci deve essere certezza. Non solo sul tema della sicurezza, ma anche della responsabilità».
Responsabilità penali?
«Certo. Se si rispettano tutti i protocolli di sicurezza non si può equiparare l'infezione da Covid 19, che può essere stata contratta ovunque, all'infortunio sul lavoro penalmente sanzionato. Stiamo facendo sforzi enormi, investimenti e scelte che potrebbero risultare anche antieconomiche pur di assicurare il lavoro agli stagionali, ma se siamo esposti al rischio di sanzioni penali qualora si ammali un lavoratore, allora è praticamente impossibile riaprire».
Una volta chiariti tutti i protocolli, su quale tipo di turista pensate di puntare?
«La nostra clientela di montagna è per oltre metà straniera, ma sul mare il 75% è sempre stata italiana. Per fortuna. Contiamo quindi sugli italiani, i più fidelizzati al nostro marchio».
Cosa significa preparare villaggi a prova di contagio? Avremo pareti di plexiglass e cupole di bamboo?
«Se mettiamo il plexiglass, non prenderemo il Covid, ma tutto il resto sì, dalla rosolia alla varicella. Di là delle battute, eviteremo tutto questo. Siamo avanti in tema si sicurezza sanitaria».
Cosa intende?
«Per esempio dall'anno scorso è prevista la presenza costante del medico nel villaggio. Siamo collegati con una società medica che assicura un servizio continuo collegato con l'ospedale Gaslini. E questo presidio verrà rafforzato».
Un modello a prova di contagi anche all'ingresso?
«Seguiremo i protocolli, ma posso già dire che prima di arrivare i clienti compileranno un modulo che raccolga una serie di informazioni di sicurezza».
Un passaporto sanitario?
«Grosso modo sì. E poi saremo in grado di intervenire immediatamente tramite il medico della struttura che contatterà subito l'unità sanitaria locale».
E a proposito di riorganizzazione degli spazi?
«Purtroppo è da mettere in conto il 50% dei lavoratori stagionali in meno. Quindi spazi quasi raddoppiati. Inoltre tavolo e ombrellone preassegnati».
Come pensate di evitare la ressa tipica intorno ai buffet?
«Sarà tutto servito a tavola, un bell'incremento di costo. E i clienti sceglieranno in anticipo le ordinazioni via App».
Anche gli ombrelloni saranno la metà?
«È inevitabile una riduzione. Fortunatamente tutte le Regioni allargheranno temporaneamente le concessioni. Ma attenzione, i nostri lidi non sono mai affollati. Parliamo di resort. Inoltre avremo accesso alle piscine su prenotazione e turni anche per sport e spettacoli».
Quindi più costi e meno ricavi. Reggerete?
«I costi saranno alti: pensi soltanto alla sanificazione. Ma cercheremo di limitarne l'incremento entro il 15%. Proveremo a farlo riducendo alcuni servizi».
Ma il fatturato sarà comunque dimezzato.
«Se saremo bravi quest'anno andremo in pari. Non ci saranno guadagni. Ma dobbiamo mantenere marchio, avviamento, e clientela per ripartire con forza nel 2021».
Insomma, un piano di sicurezza che dovrebbe sollecitare le prenotazioni. Basterà?
«Annunceremo a breve un pacchetto di offerte. E offriremo cancellazioni senza penale».
Cos'altro chiedete al governo, oltre alla tutela sulla responsabilità?
«Risorse a fondo perduto. Perché i ricavi persi non si recuperano. Poi è fondamentale promuovere il Paese».
La partita dei turisti esteri è persa per questa estate?
«No. Un colosso dei tour operator tedesco come Tui si è già mosso per far arrivare i turisti esteri anche in Italia».
 

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