Bonus vacanze da 500 euro: dal primo luglio le richieste, ecco come fare

Giovedì 18 Giugno 2020 di Giusy Franzese
Buono vacanza da 500 euro: dal primo luglio le richieste, ecco come fare

Il Covid avrà anche questo effetto: niente vacanze all'estero per la stragrande maggioranza degli italiani. E forse per la prima volta sarà un effetto positivo: abbiamo così tanti posti meravigliosi nella nostra penisola che non a caso è denominata Bel Paese, scoprirli potrebbe essere un'avventura affascinante. E poi c'è anche un altro vantaggio, non da poco: una parte del conto lo pagherà lo Stato. Con un voucher fino a 500 euro a famiglia. Unico requisito: non superare i 40.000 euro di reddito Isee. Una soglia alta, se si considera che il reddito medio degli italiani, secondo gli ultimi dati del Mef, è di 20.670 euro.

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Ottenere il voucher dovrebbe essere semplice: una volta avuta la certificazione Isee con domanda all'Inps, serve un Pc, oppure un tablet o uno smartphone per accedere all'app dei servizi pubblici IO e la cosiddetta identità digitale. Con il bonus si potrà pagare il conto dei servizi offerti in Italia da imprese turistico-ricettive, agriturismi e bed&breakfast. La richiesta può essere presentata dal primo luglio fino al 31 dicembre 2020. Ieri l'Agenzia delle Entrate ha emesso un provvedimento dove spiega tutti i passaggi.
 


Con un paio di avvertenze. Il bonus sarà uno a nucleo familiare. Ma non è detto da nessuna parte che in vacanza debbano per forza andare tutti insieme. Il voucher potrà essere utilizzato anche solo da alcuni componenti (non è necessario che sia presente il soggetto che lo ha richiesto). Dovrà però essere speso tutto presso la struttura scelta in un'unica soluzione. Insomma non si potranno spendere 250 euro per un weekend a Palinuro e poi gli altri 250 euro per un altro weekend in Val di Fassa. Meglio quindi chiarirsi le idee in famiglia prima di utilizzarlo, anche perché c'è tempo fino al 31 dicembre 2020. La cifra non spesa, a ogni modo, non potrà essere recuperata. Prima di partire poi è meglio verificare preventivamente che la struttura turistica aderisca all'iniziativa e accetti il bonus.
 
LA PROCEDURA
I 500 euro sono la cifra massima che spetta a un nucleo familiare di almeno tre persone. Per le famiglie composte da due persone si scende a 300 euro, mentre ai single spetteranno 150 euro. Per fare la richiesta bisogna scaricare sul telefonino o sul pc l'applicazione IO, app dei servizi pubblici, ed effettuare il primo accesso.

A questo fine serve fornire le credenziali della propria identità digitale Spid o la Carta d'Identità Elettronica. Siccome il bonus è pensato per aiutare sia le famiglie che in questo periodo hanno visto un calo del reddito e quindi potrebbero avere difficoltà ad andare in vacanza, ma anche e soprattutto gli stessi operatori turistici, il bonus non sarà cash. Il sistema, attraverso la app - una volta verificata la validità della Dichiarazione sostitutiva unica - DSU, da cui risulti un indicatore ISEE sotto la soglia di 40mila euro) - genererà un codice univoco e un QR-code, con l'indicazione del valore del voucher: l'80% sarà sotto forma di sconto da ottenere direttamente dal servizio turistico e il restante 20% varrà come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi nel 2021 (occorre conservare scontrini e fatture). Esempio con bonus di 500 euro per una famiglia di 4 persone: se il conto della vacanza è di mille euro, lo sconto immediato sarà di 400 euro. Poi, il componente del nucleo al quale sono intestate le fatture, potrà portare altre 100 euro in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Se il costo della vacanza è inferiore al bonus (ad esempio pari a 450 euro), lo sconto va calcolato sul corrispettivo dovuto: nel caso in esame sarà pari a 360 euro (80% di 450 euro). E così la detrazione ( nell'esempio sarà pari a 90 euro, il 20% di 450 euro). I cinquanta euro del bonus non usufruiti andranno persi.

Il pagamento del conto deve essere effettuato esclusivamente presso la struttura turistica (non sono ammessi i pagamenti attraverso portali telematici). La struttura ricettiva, con un procedura web dedicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate, controlla la validità del codice, l'importo e l'identità del fruitore, e applica lo sconto. Che poi recupera sotto forma di credito d'imposta in compensazione nel modello F24 senza limiti di importo (con possibilità di utilizzo a partire dal giorno lavorativo successivo alla conferma dello sconto), oppure con la cessione a terzi, anche diversi dai propri fornitori, compresi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari.

 

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 07:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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