Dolomiti Lucane, brividi sul ponte sospeso

Sabato 30 Luglio 2016 di Francesca Spanò
Dolomiti Lucane, brividi sul ponte sospeso

Un’esperienza diventa speciale quando regala un’emozione. Che si raggiunga una tranquilla meta tropicale o quel luogo dove la ricerca di una scarica di adrenalina ha fine. Quell’attimo in cui si perde e si ritrova se stessi in un trepidante battito di cuore, in Italia passa dalla Basilicata, terra già nota agli irriducibili della vacanza attiva per il famoso Volo dell’Angelo. Quest’anno l’avventura raddoppia con l’arrivo di una nuova attrazione: il ponte sospeso tra le Dolomiti Lucane. Un po’ come camminare a mezz’aria di fronte ad una spettacolare vista. Gli occhi notano pinnacoli naturali e forme forgiate dagli agenti atmosferici, quasi con certosina pazienza.

 

Il ponte nepalese: tutti i dettagli

Da poche settimane Pietrapertosa e Castelmezzano, due dei borghi più belli d'Italia sono collegati da una passerella pedonale, idealmente inserita nel contesto naturalistico locale. Può essere percorsa in ogni stagione per chi ha il coraggio di affrontare un vuoto di ben 35 metri di altezza. Un po’ come trovarsi in bilico (ma in totale sicurezza) su un palazzo di 12 piani. Lungo il percorso si attraverserà parte del “Torrente Caperrino”, un affluente del fiume Bradano, in un tripudio di verde e di blu. Tra silenzi interrotti dal movimento dell’acqua e suggestioni regalate dai colori della natura che soprattutto al tramonto, diventano intensi.

A livello tecnico, la struttura è formata da una pedana e tiranti laterali d’acciaio. Con il suo metro di larghezza può supportare al massimo 15 persone alla volta, agganciate obbligatoriamente alla linea di vita con apposita kit da ferrata. Per maggiori informazioni basta dare una occhiata al sito: www.ledolomitilucane.com.

Il ponte si collega alla Via Ferrata dove praticare l’arrampicata lungo le dorsali rocciose (soprattutto per i principianti è consigliabile farsi accompagnare da una guida o da persone esperte e si può noleggiare l'attrezzatura)

Il Volo dell’Angelo: il must da provare da soli o in coppia

Per chi ancora non fosse carico, è possibile trascorrere una giornata provando l'emozione del Volo dell'Angelo. Dopo dieci edizioni, si conferma come l’esperienza imperdibile per chi si trova in questa parte di Basilicata e vuole provare ad avere un paio di “ali” immaginarie. Tra le Piccole Dolomiti (chiamate così perché nelle forme fantasiose ricordano quelle trentine), l’unico impianto italiano a moto inerziale tra Castelmezzano e Pietrapertosa (entrambi tra i borghi più belli d'Italia), continua ad attirare turisti da ogni parte del mondo. Da soli o in coppia, volare è sempre un sogno che molti vogliono realizzare. Fino al prossimo 1 novembre, dunque, tra cielo e natura si potrà immaginare di essere un volatile libero verso l’orizzonte. L’unico limite se si vola in due è il peso, che non deve mai superare i 150 chili e la differenza tra le persone non deve superare i 40 kg. Per i bambini che volano con un genitore l’età minima consentita è di 12 anni. E i prezzi? Restano nuovamente invariati: 35 euro nei giorni feriali e 40 euro nei giorni festivi biglietto per il volo singolo, 63 euro nei giorni feriali, 72 euro nei giorni festivi per il doppio. Per informazioni: www.volodellangelo.com.

La Grande Madre: lo spettacolo che racconta leggende e storia di Castelmezzano

Infine, un'altra novità è la rappresentazione multivisione intrisa di mito ma anche di storia e leggende dell’area di Castelmezzano. A raccontare di come questo borgo è cambiato nei secoli, dal 1 al 30 agosto, ad ingresso gratuito, uno spettacolo proiettato sulle guglie di arenaria, all'interno del Castrum Medianum. Nel fortilizio di origine normanno-svevo del paese tra suoni, luci, immagini, filmati e animazioni, una voce fuori campo permetterà al visitatore di viaggiare attraverso il tempo. Mille anni per la precisione. Lo spettacolo del resto, ha un titolo evocativo “La Grande Madre - Castelmezzano, cunto fantastico di monaci, cavalieri, spiriti erranti e il mistero della Sacra Spina” e il luogo scelto non è casuale. Da qui, infatti, la vedetta della guarnigione militare sorvegliava la sottostante valle del Basento. Un vero anfiteatro naturale. 45 minuti curati dalle Officine Rambaldi e dell’amministrazione comunale di Castelmezzano, con filmati in 3D per rendere l’effetto ancora più realistico. Del resto, l’affascinante narrazione ha molti spunti ed altrettanti personaggi da nominare. Da qui, sono passati monaci basiliani e poi i longobardi, i normanni, gli aragonesi e gli angioini. Fino ai baroni e ai feudatari. Senza dimenticare che Castelmezzano fu tappa nei cammini dei cavalieri templari e fu uno dei loro rifugi prediletti. Da allora, lo scenografico contesto è diventato anche una location ideale per set cinematografici. Non ultimo qui è stato girato il film "un paese quasi perfetto" diretto da Massimo con un cast stellare che ha schierato Fabio Volo, Silvio Orlando, Nando Paone e Miriam Leone. E a girare per le strade così pulite e ordinate che di sera ricordano quasi un romantico presepe, con i gerani alle finestre e la gente che ti saluta ad ogni passaggio, sembra davvero che sia "perfetto o quasi".
 

Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 17:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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