Movida, tra il Naviglio e il Portello nove bar irregolari: sospese 2 licenze

Domenica 5 Maggio 2024 di Nicola Munaro
Movida, tra il Naviglio e il Portello nove bar irregolari: sospese 2 licenze

PADOVA - Tra chi ha lavoratori non contrattualizzati, chi una scarsa igiene nelle cucine e chi vende alcol senza poterlo fare, nei locali del Portello e nei chioschi del Naviglio, uno su due è irregolare
A parlare è il report finale dei controlli che i carabinieri del Nas e del Nil (insieme ai militari del Battaglione di Venezia-Mestre), la polizia locale e l’Agenzia delle dogane hanno messo a segno nella serata di enerdì lì dove batte il cuore della movida estiva made in Padova: nove locali non in regola su diciotto controllati, cioè tre bar di fronte alla Porta Portello e quindici chioschi della manifestazione estiva. 
Il conto? Sanzioni amministrative per migliaia di euro e sospensione di due licenze ad altrettanti baracchini. 


IL SETACCIO
All’ora dell’aperitivo i militari dei nuclei Antisofisticazione e Ispettorato al lavoro, insieme agli agenti delle Dogane, si sono presentati sul Naviglio, passando al setaccio ogni singola attività e controllando licenze, contratti, autorizzazioni e merce venduta. 
Due chioschi sono stati chiusi per decisione del Nil, con sospensione della licenza fin quando non si metteranno in regola: il primo perché mancava il Documento di valutazione del rischio per i lavoratori e il secondo in quanto aveva un dipendente in nero, unico caso tra tutti gli esercizi pubblici presenti all’evento, che quest’estate compie 10 anni. 
Altri tre esercizi pubblici (due chioschi del Naviglio e uno dei locali del Portello) sono finiti al centro degli accertamenti del Nas in quanto venivano serviti ai clienti spritz, birre, vino e super alcolici nonostante l’autorizzazione di vendita prevedesse soltanto l’ok per la somministrazione di cibo e bevande non alcoliche: questi locali sono stati multati.


LE ACCISE
Il lavoro degli ispettori delle Dogane si è concentrato, invece, sul versante del pagamento delle tasse per gli alcolici venduti.

In tutto altri quattro punti estivi dei locali del centro città sono finiti sul taccuino degli investigatori per aver venduto liquori senza aver versato al Monopolio dello Stato la quota necessaria alla loro commercializzazione. Le sanzioni contestate venerdì sera verranno notificate nei prossimi giorni.


ALTRE CARENZE
Quasi tutte le nove attività non in regola, poi, non hanno superato il controllo del Nas in fatto di igiene sanitaria, mancanza del rispetto dell’Haccp, cioè il protocollo di sicurezza alimentare. 
Nelle dispense di alcuni locali, poi, è stato trovato del cibo non tracciabile e anche questo sarà un altro aspetto per il conto finale delle multe. 


I CLIENTI
Nel corso dell’operazione sono stati identificati numerosi avventori che nel tardo pomeriggio e nella serata di venerdì erano ai banconi o seduti ai tavolini della movida.
Il controllo capillare da parte dell’Arma e della polizia locale (“che ha consentito di ottenere ottimi risultati preventivi”, si legge in una nota diffusa dalla Compagnia di Padova) ha permesso di fermare, all’interno di un esercizio pubblico, un 41enne originario della Tunisia, in Italia senza fissa dimora, destinatario di Daspo urbano firmato dalla Questura con lo specifico divieto di frequentare esercizi pubblici.
Per questo il nordafricano - che già vantava più di un precedente noto alle forze dell’ordine della città del Santo - è quindi stato denunciato in procura per non aver rispettato l’ordine imposto dal Daspo.
 

Ultimo aggiornamento: 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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