Indignazione e valanga di solidarietà all'avvocato Roberto Angelosanto, anche all'indomani della selvaggia aggressione subita mercoledì scorso al centro di Cassino da un uomo, controparte, in una proceduta esecutiva con relativo sfratto.
«Ho ricevuto la chiamata di sue eccellenza il prefetto Liguori, mi ha espresso la vicinanza umana e istituzionale dopo l'aggressione che ho subito, ne sono molto felice», racconta l'avvocato Angelosanto. Alla chiamata del rappresentante del Governo sul territorio erano preceduti messaggi e chiamate di colleghi, amici e rappresentanti delle varie amministrazioni locali. «Il dolore fisico e psicologico che mi ha investito dopo l'aggressione è stato attenuato dalla valanga di messaggi e chiamate, devono ringraziare tutti i colleghi del Foro di Cassino, ma anche di altri Fori, che si sono preoccupati del mio stato di salute, grazie ai colleghi sindaci che mi hanno espresso la loro vicinanza e grazie ai tanti cittadini di Sant'Elia che si sono stretti alla mia famiglia in questo momento», ha spiegato il sindaco.
LA QUERELA
Ieri mattina, come preannunciato, tramite la stazione dei carabinieri di Sant'Elia ha inoltrato denuncia-querela nei confronti dell'uomo riconosciuto quale aggressore. «Ho presentato querela, non mi faccio certamente intimidire da quanto accaduto: vado avanti nell'assistenza legale al mio cliente. Il diritto alla difese è riconosciuto dalla nostra Costituzione e l'attacco alla funzione dell'avvocato non può e non deve far venire meno questo sacrosanto diritto», ha concluso Angelosanto.Nel frattempo anche il Consiglio Nazionale Forense ha manifestato la più «ferma condanna» per la vile aggressione subita dall'avvocato Angelosanto, il quale stava svolgendo il proprio mandato professionale.
Il Consiglio Nazionale forense ha parlato di «deriva sociale e culturale preoccupante, associando l'avvocato al proprio assistito». Poi è stato aggiunto: «Si tratta non solo di una grave minaccia alla sicurezza personale del collega coinvolto, ma anche all'integrità del ruolo sociale e costituzionale di tutti gli avvocati». Anche la camera penale di Cassino ha stigmatizzato l'accaduto. «La funzione dell'Avvocato è sacra ed intoccabile anche quando si difende il reo confesso del più terribile dei delitti. Ne vale l'esistenza del nostro sistema democratico e la piena attuazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Piena solidarietà all'avvocato Roberto Angelosanto per la vile aggressione», sono state le parole del presidente Gianluca Giannichedda. L'aggressione dell'altro giorno ha portato alla luce un grave fenomeno legato a una sorta di ostilità territoriale, divenuto quasi malcostume, di scagliarsi contro gli avvocati "colpevoli" di fare il proprio lavoro.