Patrica, il Comune dove le case costano un euro (ma nessuno le vuole). Il sindaco: «Solo due sono state acquistate». Cosa succede

Nel borgo medievale di Patrica, in provincia di Frosinone, basta una moneta da un euro per comprare una casa. L'iniziativa ha già aiutato diversi comuni italiani a ripopolarsi, ma qui non funziona. Le ragioni sono molteplici e riguardano soprattutto la complicata ricerca di proprietari ed eredi

Domenica 24 Marzo 2024 di Tiziana Panettieri
Patrica, il Comune dove le case costano un euro (ma nessuno le vuole). Il sindaco: «Solo due sono state acquistate»

Una casa in cambio di una moneta.

A Patrica, borgo medievale di appena tremila abitanti in provincia di Frosinone, basta un euro per diventare proprietari di un immobile. Un’offerta da cogliere al volo. Eppure l’iniziativa, già avviata con successo da altri paesi italiani per combattere lo spopolamento come Mussomeli in Sicilia e Zungoli in Campania, in questo luogo idilliaco a sud di Roma non sembra prendere piede.

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La parola al sindaco 

La ragione è da ricercare nella disponibilità e consenso di tutti i proprietari ed eredi a cedere al comune le case, un processo molto complicato. Infatti senza il loro permesso il progetto di ripopolare Patrica rimane aleatorio. «Siamo riusciti a vendere solo due case a un euro», spiega il sindaco della città Lucio Fiordaliso intervistato dalla Cnn, perché i proprietari erano gente del posto. Il primo cittadino ha cercato di coinvolgere la popolazione con un bando pubblico, ma solo dieci persone, che poi si sono ritirate, hanno risposto.

Spesso la proprietà di edifici storici italiani è divisa tra più persone, ognuna delle quali possiede una parte dell’immobile, e nulla può essere messo in vendita senza il permesso di tutti gli eredi. Se si aggiunge anche la possibilità che il tempo può aver logorato i rapporti familiari è ancora più difficile sbrogliare la matassa, che porta a una conseguente situazione di stallo.

Un paradiso per nuovi imprenditori

Un’altra ragione dello scarso successo dell’iniziativa riguarda la possibile scelta di proprietari ed eredi di non vendere la propria quota per questioni legali o per vendetta contro la famiglia. Inoltre, qualora qualcuno decidesse di vendere alla riuscita del progetto si frappone un altro ostacolo: lo stato delle case. Molte sono rimaste vuote a lungo e risultano trascurate, decisamente inagibili. Fortunatamente Patrica, nell’attesa che la situazione si sblocchi, ha arginato il problema aumentando l’attrattiva della città, che già di per sé gode di un’atmosfera suggestiva naturale. Il municipio ha promosso il restauro delle facciate dei palazzi storici, spingendo anche i cittadini a fare altrettanto con le proprie case.

Sono nati due B&B e un ristorante, e per gli abitanti del luogo e gli stranieri che decidono di aprire un’impresa i benefici fiscali sono vantaggiosi: esenzione dal pagamento delle tasse su smaltimento dei rifiuti, pubblicità e uso di spazi pubblici per dieci anni. Fiordaliso comunque non molla, vuole a tutti i costi una rinascita di Patrica, anche se questo significa negoziare e districarsi tra le più assurde beghe familiari.

Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 08:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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