BORGO VALBELLUNA (BELLUNO) - Vandali in quota fanno a pezzi la stufa di un bivacco: l’inciviltà sale tra i boschi, devasta beni di tutta la comunità e vìola luoghi e silenzi che, al contrario, dovrebbero conciliare con il mondo, con se stessi, con la vita. È successo sul ciglio delle prealpi, in Comune di Borgo Valbelluna, in val di Botte, tra Signa e Zelant, là dove lo sguardo spazia lontano e il respiro si fa vento leggero.
IL SITO
Siamo al bivacco Costacurta, e la scena che si è presentata ai cacciatori della Riserva Alpina di Mel, che custodiscono e tengono pulito il ricovero, è stata quella di una devastazione. La storica stufa del bivacco, infatti, è stata divelta e distrutta e insieme a essa anche i tubi di raccordo con la canna fumaria.
IL PATRIMONIO
«I nostri bivacchi, così come la rete sentieristica, sono un patrimonio della collettività. È difficile capire cosa passi per la testa di chi compie tali atti di vandalismo per i quali non c’è nessuna giustificazione, o forse è fin troppo facile da capire: in testa rimane soltanto una colossale dose di imbecillità», commenta Simone Deola, assessore all’Ambiente di Borgo Valbelluna. «Questi gesti non rappresentano solamente un danno al patrimonio collettivo, ma anche un vero e proprio sfregio alle decine di volontari e associazioni che mantengono puliti e fanno la manutenzione dei bivacchi e dei sentieri e che di fronte a scene di questo tipo provano sconforto e giusta rabbia che l’amministrazione condivide. Mi auguro che dopo la denuncia ci sia la collaborazione di chi può aver visto o sentito qualcosa e che possa fornire qualsiasi elemento utile per indentificare i responsabili». Grande amarezza traspare anche dalle parole di Fabio Ferrighetto, presidente della Riserva Alpina di caccia di Mel e di Maurizio Barp a nome della Riserva Alpina di caccia di Trichiana: «Con profondo rammarico siamo venuti a conoscenza di questi atti vandalici verificatisi nei “nostri” amati bivacchi che curiamo con costanza, impegno e passione da decenni. Siamo fortemente delusi da questi comportamenti, senza alcun senso. Sempre più spesso ci troviamo di fronte a degrado, sporcizia, noncuranza, di questi luoghi meravigliosi. Forse, non tutti sono consci della fatica e dell’impegno che noi cacciatori e tutti i volontari di altre associazioni, spendiamo per mantenere decoroso il nostro territorio. Questi comportamenti, purtroppo, fanno ridurre l’entusiasmo con cui ci dedichiamo alle attività di miglioramento della nostra terra e questo va a discapito di tutta la comunità».