Cison di Valmarino. Passo Boldo o Ubaldo? Cartellonistica stradale nel caos e i turisti sono confusi

Mercoledì 16 Agosto 2023 di Giancarlo De Luca
Passo Boldo o Ubaldo? Cartellonistica nel caos e i turisti sono confusi

CISON DI VALMARINO (TREVISO) - Per una di quelle stranezze tipiche dell’italica Penisola, chi si ritrova a percorrere la Strada Provinciale 4 da Follina in direzione Vittorio Veneto, trova un cartello che indica il Passo San Boldo a 12 chilometri. Peccato che in prossimità dell’abitato di Tovena, un altrettanto eloquente cartello indichi la svolta a sinistra per imboccare il Passo di San Ubaldo. Anche provenendo da Soller sulla provinciale 635, stessa storia; il passo, contraddicendo la precedente cartellonistica, diventa magicamente di San Ubaldo prima dell’imbocco dello stesso. Ma come è possibile una cosa del genere? A chiederselo è Noè Zanin, cittadino di Tovena che da molti anni combatte una battaglia personale per sanare quello che definisce «un clamoroso abbaglio», perché per lui e per tutti i tovenesi il Passo ha un solo nome ed è San Boldo. Per venire a capo della questione, cominciamo con dire che i due Santi non c’entrano nulla l’uno con l’altro. San Ubaldo è il patrono di Gubbio, è stato canonizzato nel 1192 da Papa Celestino III e si festeggia il 16 di maggio, mentre San Ippolito (il cui diminutivo è Boldo), eremita e martire, si festeggia il 13 agosto.

San Boldo o San Ubaldo? La parola agli esperti

Per dirimere la questione, si sono scomodati nel tempo personaggi del calibro di Alberto Alpago Novello, il celebre architetto che contribuì in maniera rilevante alla nuova configurazione architettonica della città di Belluno tra gli anni venti e gli anni sessanta dello scorso secolo e il vescovo di Vittorio Veneto Albino Luciani, futuro papa Giovanni Paolo I. Riguardo al toponimo San Boldo, Alberto Alpago Novello si è chiaramente espresso sul fatto che non si tratta di un riferimento a sant’Ubaldo, ma a sant’Ippolito in quanto deriva dalla trasformazione del nome Ippolitus, che divenne nel tempo Poltus e infine Boldo. Nel 1960 anche il vescovo di Vittorio Veneto Albino Luciani ha sentito il bisogno di intervenire sulla questione, in quanto il problema del nome riguardava anche la chiesetta dedicata a San Ippolito, il più grande dottore della chiesa del III secolo, che si trova sulla sommità del Passo e che risale al 1702.

Il futuro pontefice, con tanto di decreto ufficiale in latino, non lascia spazio a dubbi sul fatto che sia il “saltum” (valico) che “oratorii publici” siano dedicati a “San Hippolytus” presbitero e martire romano, specificando che Boldo è il diminutivo di Ippolito e non di Ubaldo. Luciani, nel suo decreto, cita a supporto della tesi anche l’architetto Alberto Alpago Novello.

L'equivoco sul nome dato da un errore del "mudaro"

Ma come è nato l’equivoco? Il tutto sembrerebbe prendere origine da un errore del mudaro (l’affittuario dell’antica osteria La Muda situata sulla sommità del passo, la più antica locanda del Veneto) tale Simon Catello che, incaricato di dipingere la pala sull’altare della chiesetta, sotto alle immagini appose in caratteri cubitali accanto al suo nome e alla data del 1712, la scritta. Ubaldo”. Il sindaco di Cison Cristina Da Soller, stimolata sulla questione argomenta: «Partendo dal presupposto che il nome del Passo è San Boldo, ben venga questa sollecitazione alla Provincia a ripristinare il giusto toponimo anche alla luce del grosso flusso turistico, il tutto naturalmente secondo le priorità dell’Ente che si occupa della manutenzione di questa e di numerose altre strade». A questo punto la palla passa alla Provincia, che ha in gestione il tratto di provinciale 635 conosciuto come “La Strada dei 100 giorni,” che porta dall’abitato di Tovena al San Boldo e viceversa. Un doppio nome può causare problemi anche al più tecnologico dei passanti che, anche se munito di smartphone, rischia di non capire quale sia l’esatto nome da digitare per ottenere l’indicazione stradale esatta e poi, come recita un vecchio adagio “scherza con i fanti ma lascia star i santi”.

Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 10:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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